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Il Comune entra nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, ovvero un grande e unico registro dei dati anagrafici di tutta la popolazione residente sul territorio nazionale, il quarto dopo l’adesione di tre delle sue province: Levate, Brembate Sopra e Calcio

 

Bergamo, 18 maggio 2018 – Un cambiamento epocale, quello dell’adesione di Palazzo Frizzoni all’anagrafe nazionale della popolazione residente, visto che grazie al subentro in ANPR, il cittadino può richiedere in ogni momento la stampa dei certificati da altri comuni, sul suolo nazionale, e può verificare i propri dati online se munito di Carta d’Identità Elettronica o CNS. Facilmente intuibili gli effetti sulle procedure anagrafiche più importanti (pensiamo ai cambi di residenza, per fare un esempio), ma l’ANPR consentirà anche un notevole miglioramento per quello che riguarda il dialogo digitale tra i vari Enti: i sistemi INPS riceveranno dati direttamente attraverso il nuovo sistema, non sarà più necessario inviare alcun tipo di dato all’ISTAT e l’allineamento con l’Anagrafe Tributaria e l’emissione dei codici fiscali avverrà normalmente in modo automatico.
In Italia fino ad oggi sono circa 170 i Comuni che hanno già effettuato il passaggio su ANPR: Bergamo è il primo Comune capoluogo della Lombardia a essersi convertito al nuovo database, il quarto della sua provincia dopo Levate, Brembate Sopra e Calcio.
Tra i capoluoghi che si avvalgono dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente si trovano anche Olbia, Perugia, Terni, Cesena, Lucca, Ravenna, Modena e Frosinone.
“Un progetto importante voluto dal Governo – sottolinea l’assessore ai servizi anagrafici Giacomo Angeloni – che realizza un unico cervellone elettronico nel quale vengono inseriti tutti i dati anagrafici, i dati più importanti che custodisce la Pubblica Amministrazione. Questo, in prospettiva, consentirà a tutti gli sportelli anagrafici di realizzare documenti per tutti i cittadini italiani, diventando di fatto un grande servizio demografico per tutti i residenti in Italia.”
Nella giornata di ieri gli uffici anagrafici sono rimasti chiusi proprio per consentire la migrazione delle anagrafiche sui sistemi del Ministero dell’Interno.
“Si tratta di un radicale cambio di prospettiva per quello che riguarda i servizi al cittadino – spiega il sindaco Giorgio Gori – che consentirà alle Pubbliche Amministrazione di snellire notevolmente le procedure, riducendo le inefficienze e la burocrazia. L’Anpr non è solo una banca dati – prosegue – ma un sistema integrato che consente ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici, consultare o estrarre dati, monitorare le attività, effettuare statistiche e rappresenta uno dei requisiti fondamentali al futuro sviluppo della Carta d’Identità Elettronica. Quando i due sistemi potranno cooperare al meglio – conclude – si potranno moltiplicare le possibilità di accesso ai servizi online per i nostri cittadini.”
Diego Piacentini, commissario straordinario all’Agenda digitale, sottolinea che: “La quinta tappa del roadshow sul territorio ci porta a Bergamo che proprio ieri ha raggiunto un traguardo importante: è il primo capoluogo della Regione Lombardia a subentrare nell’Anagrafe Nazionale Unica. Per trasformare digitalmente la pubblica amministrazione – aggiunge – è necessaria una governance che parta dal centro, ma non è sufficiente. Solo con una sinergia concreta con le amministrazioni locali si può realizzare questo processo”.

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