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Il vertice del PD ha sottovalutato la potente strategia messa in atto, nelle scorse elezioni del 4 marzo, dalla destra, dai populisti e dai cosiddetti giustizialisti: la xenofobia

 

Bergamo 17 marzo 2018. Nelle ultime elezioni politiche dello scorso 4 marzo, la stragrande maggioranza dell’elettorato italiano non ha tenuto conto dei risultati positivi conseguiti dal Governo Renzi-Gentiloni, sia in campo nazionale sia in quello internazionale, né tanto meno li hanno confrontati con i precedenti Governi specialmente con quello di Berlusconi che stava facendo rischiare il default all’Italia (il 4 gennaio 2011 lo spread era a 173 punti, e il 30 dicembre, dello stesso anno, arrivò a toccare quota 528, con un incremento di 355 punti). I risultati positivi del Governo di centrosinistra, documentati da enti come l‘Istat e l’Ocse, si evincono qui di seguito:

Diritti:unioni civili; divorzio breve; dopo di noi; rilancio del fondo per la non autosufficienza e politiche sociali;

Lavoro:Jobs act (-58% di cassa integrazione, disoccupazione nel 2013 all’11,1% e nel 2017 scende al 10,2%); riordino degli ammortizzatori sociali;

Meno tasse più crescita: via le tasse sulla prima casa; riduzione dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) e dell’Ires; azzeramento dell’Irpef agricola;

Ambiente: Ratifica accordo di Parigi sul clima, già in vigore; Eco reati (tutela legale del territorio, ambiente e salute); Eco bonus (risparmio energetico);

Sociale: riforma terzo settore e servizio civile; nuova legge sulla cooperazione internazionale allo sviluppo; politiche a sostegno della natalità (bonus asilo nido, congedi obbligatori, fondo natalità, bonus mamma;

Giustizia: processo civile telematico, reato di depistaggio (soprattutto per le stragi);

Sicurezza e legalità: Introduzione dell‘omicidio stradale; fondo di garanzia per le vittime della strada, scambio elettorale politico-mafioso (scambio tra promessa di voto con altre utilità), falso in bilancio (cancellato da Berlusconi nel 2002), anti corruzione (poteri affidati all’ANAC) che ha consentito di ridurre di 250 mila unità i reati dal 2010;

Cultura: Direttori musei (riforma del sistema museale), Art bonus (collaborazione pubblico-privato nel settore culturale), riforma cinema e audiovisivo, editoria (pluralismo editoriale e sostegno alla stampa locale e ad enti no profit);

Riforma Scuola: (investimenti in nuovi edifici e ristrutturazione dei vecchi, 115.800 i precari stabilizzati, 52.000 i nuovi insegnanti assunti;

Riforma Pubblica Amministrazione e applicazione del contratto per 3.200.000 pubblici dipendenti.

Si fa sempre più credibile l’ipotesi secondo cui le Fake-new e la xenofobia hanno avuto un ruolo determinante nelle recenti elezioni politiche

Quello che è accaduto il 4 marzo in Italia si prevedeva già e da parecchio tempo. Era già avvenuto negli Stati Uniti con la vittoria di Donald Trump e nel Regno Unito con l’affermarsi della Brexit della prima ministra britannica Theresa May.

I continui e incontrollabili sbarchi di migranti avvenuti nelle coste siciliane hanno creato in non pochi italiani,anche cattolici, come del resto in molti altri Paesi europei, sentimenti di xenofobia.

Si aggiungono a ciò i molti fatti di cronaca nera di cui sono stati protagonisti immigrati africani.

Tale xenofobia sembra avere anche fatto svegliare dal letargo sentimenti neofascisti e razzisti in non pochi gruppi di giovani.

Tornando agli sbarchi continui e incontrollati (invasione di migranti come li ha definiti il segretario della Lega Nord), ne hanno approfittato i partiti di destra, centro destra, populisti e giustizialisti che ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia nelle campagne pre elettorali.

La gente che pensa a volte si chiede se dietro questo «esodo biblico», sia dall’africa sia dall’Asia – che ha provocato sentimenti di xenofobia in non poche popolazioni del vecchio continente – ci sia la strategia di una mente perversa che vorrebbe fare precipitare nuovamente l’Europa nei regimi totalitari.

Il Partito di Governo, nonostante abbia fatto fare molti progressi all’Italia nel campo economico, sociale, culturale e quello legislativo, non ha però fatto molto per arginare questo fenomeno che ormai si è esteso a macchia d’olio.

Questa potrebbe essere la causa principale dell’attuale insuccesso elettorale dei Dem. L’avrebbe dovuto intuire il loro segretario già prima del referendum costituzionale perso a causa del “niet” degli elettori della destra, del centro destra, Lega, Cinque stelle e infine, degli stessi dissidenti del suo partito.

E’ stato stimato che, se il ministro Minniti non avesse messo in campo il decreto sui migranti per frenare gli sbarchi incontrollati, il partito democratico avrebbe ottenuto solo la metà degli attuali consensi elettorali.

Poi ci sono altre cause, vediamo quali

Alcuni leader di partiti, furbacchioni, a parte le promesse impossibili che hanno millantato, hanno approfittato del fenomeno migratorio che da tempo interessa le coste siciliane, aumentando la xenofobia nella gente e promettendo ad essa di cacciare via dall’Italia i migranti clandestini. A ciò si aggiunge una miriade di “Fake-news” e vignette denigratorie, soprattutto nei confronti dell’ex segretario del Partito Democratico, che qualcuno, forse più di uno, ha fatto circolare sui social (Whatsapp, Facebook), già alla vigilia dello scorso referendum costituzionali. Come si sa, più di un terzo dell’elettorato è costituito da indecisi, i quali,seguito della lettura di una falsa notizia o di una vignetta denigratoria nei confronti di un politico onesto, sono suscettibili a invertire la “rotta” trasformando il loro consenso in un voto di protesta. 

Un’altra causa, anch’essa non trascurabile, è rappresentata dal problema dell’ordine pubblico: sono parecchi i cittadini che scrivono alla nostra redazione lamentandosi di avere subito un furto nel loro appartamento. Per fare un esempio, i dati della Questura di Bergamo parlano chiaro: nel solo 2017, i furti negli appartamenti in città sono stati oltre 100.

Ecco alcuni commenti dei nostri lettori sulle recenti elezioni:

«E’ inutile coprire il sole con le reti: bisogna guardare in faccia la realtà! Ha inciso parecchio l’immigrazione incontrollata nel nostro Paese creando il malcontento della stragrande maggioranza della popolazione, soprattutto la distribuzione dei migrati in zone turistiche d’Italia. Sono stati pochissimi i cittadini della Lombardia che hanno reagito con manifestazioni xenofobe, ma la maggioranza di loro però ha reagito dentro l’urna, dando il consenso alla destra e alla Lega di Salvini»

«L’immigrazione di massa ha provocato un esercito di mendicanti africani che si sono riversati in tutti gli angoli delle città; ha dato inoltre la possibilità alla malavita organizzata di impiegare immigrati nigeriani e magrebini nello spaccio di sostanze stupefacenti e portato molte donne sui marciapiedi, ma ciò che è più sconcertante trova riscontro nella scomparsa di parecchi bambini non accompagnati, sbarcati nelle coste siciliane»

Lo stato politico attuale

Con un Governo formato dalla coalizione di Destra: Meloni-Berlusconi-Salvini (quest’ultimo anti europeista e anti euro) si rischia di far crollare tutti i risultati positivi conseguiti dal Governo Renzi-Gentiloni, spaventando i mercati, facendo fuggire gli investitori e facendo alzare lo spread con conseguenze catastrofiche per la nostra macroeconomia. Insomma si tornerebbe all’epoca del Governo Berlusconi in cui il nostro Paese rischiò il default come accadde in Grecia. Il segretario della Lega, in questi giorni, ha aperto al dialogo con il mov. 5 stelle, mentre la direzione del PD ha deciso di stare all’opposizione. Non bisogna però dimenticare che Renzi, a suo tempo, fece la coalizione con il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e adesso non si vuole aprile al dialogo con i 5 stelle per evitare l’insediamento di una coalizione di estrema destra che, come anzidetto, potrebbe avere ripercussioni catastrofiche per la nostra macroeconomia e non solo.

Non si comprende, infine, perché sulla nomina del sostituto del segretario dimissionario del PD decidono i dirigenti del partito e non gli iscritti, attraverso nuove primarie.

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