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Scoperti prodotti contraffatti, sostanze stupefacenti, 6 lavoratori in nero e, inoltre, irregolarità presso tre distributori di carburante

 

Torino, 9 febbraio 2018. Sequestrati 16 milioni di prodotti, tra orecchini, piercing e accessori d’abbigliamento contraffatti o insicuri; 20.000 articoli falsamente marchiati argento; 400.000 accessori d’abbigliamento spacciati come prezioso corallo rosso; oltre 1200 giocattoli pericolosi. Inoltre, sequestrati un centinaio i grammi di sostanze stupefacenti.

10 sono state le persone segnalate alla locale Prefettura per detenzione di droga, e oltre 200 quelle identificate.

Scoperti anche 6 lavoratori “in nero” e rilevate irregolarità presso 3 impianti di carburante.

Questo è un primo bilancio dell’attività della Guardia di Finanza di Torino, iniziata alle prime luci dell’alba di ieri e terminata nella mattinata di oggi, nel corso della quale sono stati effettuati numerosi interventi e identificate centinaia di persone fisiche e giuridiche, operatori commerciali, sedi di aziende e ambulanti; il tutto nell’ambito dei controlli che hanno riguardato la disciplina dei prezzi praticati da parte dei distributori stradali di carburante, la tutela del made in Italy, la sicurezza dei prodotti, la contraffazione dei marchi, l’abusivismo commerciale, il controllo in materia di circolazione dei prodotti, la circolazione dell’Euro e degli altri mezzi di pagamento (money transfer), e il contrasto al lavoro irregolare. Numerosi sono stati anche i controlli al traffico merci e ai documenti di trasporto, svariate anche le infrazioni riscontate al codice della strada.

Per quanto attiene il lavoro in nero è bene evidenziare che i controlli specifici sono finalizzati principalmente a tutelare i lavoratori che, se non regolarmente assunti, sono sottopagati e privi della copertura previdenziale ed assicurativa. In particolare, a Torino, in una carrozzeria situata nei pressi del corso Grosseto, gestita da un torinese, le Fiamme Gialle hanno sorpreso 5 lavoratori, praticamente l’intero staff dell’azienda, sprovvisti di contratto d’assunzione.

Imponente poi è stato il sequestro effettuato presso una locale azienda commerciale, ubicata nel quartiere “Barriera di Milano”, dove i militari hanno scovato oltre 15 milioni di articoli, tra accessori di abbigliamento e di bigiotteria, non certificati o sprovvisti delle indicazioni circa la denominazione legale o merceologica, i dati dell’importatore e la presenza di materiali o sostanze pericolose; il tutto con evidenti rischi per la sicurezza degli ignari consumatori.

Sempre presso la stessa azienda, leader del settore e gestita da una quarantasettenne di origini singalesi, i Baschi Verdi hanno trovato 400.000 accessori d’abbigliamento spacciati come prezioso corallo rosso, corallo bianco e madreperla, ma in realtà composti da una resina artificiale.

Il valore della merce sequestrata è stata quantificata in oltre 8 milioni di euro. I prodotti, come hanno appurato i Finanzieri, venivano anche reclamizzati e venduti attraverso un noto sito internazionale, su Internet, nonché commercializzati attraverso il sistema delle televendite in onda su vari canali televisivi. Su quest’ultimo aspetto sono in corso ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti.

Tale piano straordinario di controllo economico del territorio è stato eseguito nell’ambito del “Dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti”, modulo operativo che vede giornalmente impiegati i finanzieri in tutti i settori loro riguardanti, che può variare di intensità in funzione al contesto esterno o di esigenze investigative.

Infatti, i variegati compiti istituzionali della Guardia di Finanza sono proiettati verso la tutela economica e finanziaria di tutta la comunità sia nazionale che dell’Unione Europea, e pongono sempre al centro di ogni attività da essa svolta, a salvaguardia dell’integrità del patrimonio e della salute dei cittadini.

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